(Rinnovabili.it) – “L’eolico ha ottenuto il 60% di tutti i nuovi investimenti nella capacità di generazione energeticain Europa lo scorso anno”. A spiegarlo è Giles Dickson, CEO di WindEurope, l’associazione che rappresenta i produttori europei di energia dal vento, nel suo nuovo report Finanze e Investimenti (testo in inglese). Il documento, pubblicato oggi a Bruxelles, offre una panoramica della crescita finanziaria del comparto nel 2018. L’anno si conferma come un ulteriore picco nel trend di settore: l’Europa ha investito 27 miliardi di euro in nuovi parchi eolici e sebbene la cifra sia pressoché simile a quella degli anni passati, sosterrà una capacità ben maggiore. Il calo dei costi tecnologici, soprattutto nell’offshore, permetterà infatti di dar vita a ben 16,7 GW di nuove installazioni eoliche, una quantità record per il Vecchio Continente.
Oggi 1 MW di nuova capacità eolica onshore richiede solo 1,4 milioni di euro in conto capitale, in calo dai 2 milioni di euro del 2015. E 1 MW di nuova capacità offshore richiede 2,5 milioni di euro, quasi dimezzato rispetto ai 4,5 milioni di euro del 2015. “La riduzione dei costi significa che gli investitori ora ottengono più MW per euro investiti”, sottolinea Dickson.
Gli sviluppatori stanno inoltre finanziando sempre più i progetti attraverso il debito. Nuovi modelli di business e proprietà hanno diversificato il pool di investitori, con banche, istituti di credito istituzionali e agenzie di credito all’esportazione (ACE) che cercano di fornire finanziamenti a lungo termine. Ciò ha comportato un aumento significativo del “debito a prezzi accessibili”, in particolare tramite il finanziamento non recourse (ossia non nel bilancio di una società). “E chi fornisce i finanziamenti è più a proprio agio con i rischi, quindi anche i costi della finanza stanno calando”.
In totale 190 parchi eolici in 22 diversi paesi in Europa hanno raggiunto la decisione finale sugli investimenti (FID) lo scorso anno. L’Europa settentrionale e occidentale rappresentano ancora la maggior parte dei nuovi investimenti, con il Regno Unito in testa, seguito dalla Svezia.