Una giornata per far sentire la voce della protesta ambientalista, ma anche per informare e piantare i semi del cambiamento. Tema di quest’anno: le specie in pericolo e a rischio di estinzione
Giornata della Terra 2019: il 22 maggio si festeggia il 49esimo Earth day
(Rinnovabili.it) – “Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019 (Earth Day), la più grande manifestazione ambientalista mai organizzata al mondo. L’evento festeggia oggi, 22 aprile, il suo 49esimo anniversario ricordando ancora una volta che lotta per la salute del Piante non può mai abbassare la guardia. Nata il 22 aprile del 1970 come una “semplice” mobilitazione di universitari americani uniti da differenti motivazioni ecologiste, in questi anni la Giornata della Terra è cresciuta anni al punto da catalizzare l’attenzione di oltre un miliardo di persone in 192 Paesi. “Il 22 aprile 1970, milioni di persone scesero in piazza per protestare contro gli impatti negativi di 150 anni di sviluppo industriale – scrive Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network – Oggi la Giornata della Terra è un evento globale […] è un giorno di azione politica e partecipazione civica. La gente marcia, firma petizioni, incontra i funzionari eletti, pianta alberi, ripulisce città e strade”.
Una giornata per far sentire la voce della protesta ambientalista, ma anche per piantare i semi del cambiamento e dell’informazione. Se il 2018 si era focalizzato sull’impatto dell’inquinamento plastico, sono invece le specie animali a rischio a condurre la mobilitazione nella Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa. Di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. Un recente ricerca condotta dall’Università Nazionale Autónoma de México ha mostrato come su 27.500 specie di vertebrati terrestri, un terzo stia diminuendo in maniera progressiva e continuata. Il numero globale di pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili – già crollato del 58% tra il 1970 e il 2012 – potrebbe sprofondare del 67% entro il 2020 con conseguenze negative a cascata sul funzionamento degli ecosistemi e servizi vitali per la nostra vita sul piante. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.
“Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api, barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.
Earth Day 2019, cosa posso fare?
“Ci impegniamo a piantare un nuovo albero ogni mille visualizzazioni di questo video. Voi v’impegnate a condividerlo?”. Così Treedom lancia la propria campagna di sensibilizzazione e azione green per l’Earth Day. “Abbiamo deciso di fare qualcosa di innovativo e di concreto, impegnandoci in prima persona ed invitando gli utenti a fare lo stesso, semplicemente guardando e condividendo un video”, spieg Federico Garcea, fondatore e CEO della società. “È un video che nella sua semplicità ci ricorda l’importanza di considerare come siamo parte di un sistema e come gli alberi dipendano da noi, almeno quanto noi dipendiamo da loro. Ogni mille visualizzazioni di questo video ci impegniamo a piantare un nuovo albero. In un certo senso questo è proprio un video che produce ossigeno!”