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AmbienteDa sapere

Manovra 2020, le novità per l’energia nelle legge di bilancio

By 24 Dicembre 2019No Comments

La Camera ha provato il provvedimento nella notte tra il 23 e 24 dicembre, dopo che il governo aveva chiesto la fiducia per evitare modifiche del testo

Ecobonus, sismabonus, bonus facciate, ma anche fondi per i comuni e incentivi al biogas: le novità della manovra 2020

(Rinnovabili.it) – La manovra 2020 incassa l’ultimo sì dell’anno e dell’iter parlamentare: la Camera dei deputati ha votato questa notte la fiducia (312 voti a favore e 153 contrari), facendo quindi passare la legge di bilancio nella versione approvata dal Senato.

Nessuna modifica dell’ultimo momento dunque, ma solo una conferma del ricco corpus normativo uscito da Palazzo Madama la scorsa settimana. Nel complesso il testo riporta diverse misure sul fronte energetico ed ambientale che entreranno in vigore il prossimo anno.

A partire da quelle inserite nel capitolo “Investimenti Enti territoriali”. L’articolo 8 prevede infatti che lo stanziamento di 500 milioni di euro totali, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, per aiutare i comuni investire sulle opere pubbliche com­presi interventi efficientamento del­l’illuminazione pubblica, di risparmio ener­getico negli edifici della PA e in quelli di edilizia residenziale di installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.Con questi fondi potranno anche essere incentivate misure in materia di mobilità sostenibile, di adegua­mento e messa in sicurezza di scuole, edi­fici pubblici e patrimonio comunale e di abbattimento delle barriere architettoniche.

Nello stesso articolo la legge di bilancio introduce, a partire dal 1° gennaio 2020, per gli interventi di ristrutturazione importante delle parti comuni degli edifici condominiali con importi di 200.000 euro o più, la possibilità di optare al posto dell’ecobonus di un contributo diretto sotto forma di sconto sui lavori (opzione originariamente proposta per tutti gli ecobonus). Per questi interventi la scadenza è prorogata al 2021 mentre l’aliquota rimane del 70-75%.

Rimanendo in ambito detrazioni Irpef in edilizia, la manovra 2020 proroga al 31 dicembre del prossimo anno la scadenza delle riqualificazioni energetiche o ecobonus 65% (ma l’aliquota che scende al 50% per alcuni interventi) e al 31 dicembre 2021 il sisma bonus. Introduce poi il nuovo Bonus Facciate: “Per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggia­tura esterna, finalizzati al recupero o re­stauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B […] spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 90 per cento”.

Dal testo è escluso qualsiasi riferimento al Bonus Verde che finisce invece nel Milleproroghe, licenziato lo scorso sabato in Consiglio dei ministri.

Novità anche in campo del biogas tra le “Misure per favorire l’economia circolare del territorio”. L’articolo 60 della legge introduce un nuovo sistema incentivante per il comparto, legato all’utilizzo di rifiuti e deiezioni prodotti dagli allevamenti.

Nel dettaglio la norma prevede che gli impianti di produzione di elettrica esistenti alimentati a biogas ed en­trati in esercizio entro il 31 dicembre 2007, “con l’obbligo di utilizzo di almeno il 40% in peso di effluenti zootecnici, e che riconvertano la loro pro­duzione giornaliera secondo un nuovo regime programmabile”, possano godere di nuovi sussidi.

Ovviamente l’erogazione dell’incentivo è subordinata al via libera della Commissione europea in base alle norme sugli aiuti di Stato. Il testo spiega anche che toccherà ad ARERA definire le modalità con cui le risorse per tale regime troveranno copertura, tramite le componenti tariffarie dell’energia elettrica. Nell’articolo successivo vengono invece definite nome e condizioni per l’Utilizzazione agronomica del “digestato equiparato”, ossia di quel prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica la cui azione sul suolo può essere equiparata a quella di elementi di origine chimica. La legge di bilancio 2020 dà a tutte le aziende la possibilità di valorizzare il digestato equiparato in funzione dalla possibilità, grazie al riconosciuto potere fertilizzante e ai suoi nutrienti, di ridurre il ricorso ai concimi di sintesi.

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