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Bosco verticale: le città sul fronte della lotta al climate change

By 30 Marzo 2020No Comments

L’amministrazione di Utrech introduce l’obbligo di rendere più verdi i tetti degli edifici, promuovendo delle sovvenzioni per coprire il 50% dei costi.

Bosco verticale

Con il bosco verticale, ad Utrecht saranno catturate 5,4 tonnellate di CO2 all’anno

(Rinnovabili.it) – La grande sfida dei prossimi anni è quella di rendere le aree urbane protagoniste della mitigazione e della riduzione dei rischi legati all’emergenza climatica. Per fare questo, una delle azioni più immediate da compiere è quella di trasformare i tetti dei palazzi in “aree ecologiche”, ad esempio dotandoli di piante o pannelli solari. Questo è quanto sta succedendo a Utrecht, in Olanda, dove la politica del “nessun tetto inutilizzato” fa parte di un tentativo dell’amministrazione di rinvigorire la biodiversità in città a partire dalla realizzazione di un bosco verticale, il famoso progetto dell’architetto italiano Stefano Boeri che vedrà 10.000 piante ergersi vicino alla stazione ferroviaria di Utrecht.

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L’edificio (che verrà completato nel 2022) ospiterà per l’esattezza 360 alberi 9640 tra arbusti e fiori. Ma il bosco verticale non è la sola azione promossa dall’amministrazione locale della città olandese. Infatti, un piano stabilito dal consiglio comunale introdurrà l’obbligo di rendere più verdi i tetti di tutti gli edifici del distretto cittadino, promuovendo delle sovvenzioni per coprire il 50% dei costi (fino a un massimo di 20.000 euro) che i proprietari delle case dovranno affrontare per rendere più verdi i loro tetti. A questo proposito, l’assessore Kees Diepeveen ha dichiarato al Guardian che “ogni tetto sarà utilizzato sia per il verde, sia per i pannelli solari: nello specifico, i tetti inferiori saranno principalmente verdi e quelli più alti saranno principalmente pannelli solari”.

La combinazione di verde e pannelli solari è importante al fine di garantire a questi ultimi il raffreddamento di cui hanno bisogno per un corretto funzionamento. In un recente studio pubblicato su Natuur & Milieu, Utrecht è stata classificata come la città più sostenibile dei Paesi Bassi, soprattutto in termini di acquisto di elettricità da fonti rinnovabili (energia solare innanzitutto) e mobilità lenta. Lo scorso anno il comune ha completato l’installazione di tetti verdi sulle 316 fermate dell’autobus della città, contribuendo così a “catturare” l’inquinamento atmosferico, attrarre gli insetti, immagazzinare l’acqua piovana e fornire il raffreddamento durante i mesi estivi. L’amministrazione, inoltre, prevede di implementare entro il 2028 una rete di trasporto pubblico completamente pulito, con bus elettrici alimentati da impianti eolici.  

Il bosco verticale di Utrecht, alto circa 90 metri, ospiterà 200 appartamenti e, secondo i progettisti, assorbirà circa 5,4 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno, producendo 41 tonnellate di ossigeno, equivalenti a quelle generate da 1 ettaro di foresta.

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